Il liutaio di Bovisio Masciago – Le sue viole e i suoi violini portarono la Brianza nel mondo.
Piero Parravicininasce a Bovisio Masciago il 24 marzo 1889 da una famiglia di modeste condizioni economiche.
Fin da ragazzo dimostra una grande passione per il disegno e la scultura, disciplina che studia e approfondisce da autodidatta.
Si appassiona alla liuteria frequentando il negozio milanese di Giuseppe Barlassina con annesso laboratorio di costruzione di strumenti musicali tra cui violini, viole, violoncelli, clarinetti e flauti.
Nel 1911, poco più che ventenne, diventa allievo del maestro liutaio cremonese Romeo Antoniazzi; ne acquisisce la tecnica ed elabora così un suo stile personalissimo tanto da meritarsi il titolo di maestro liutaio per i meravigliosi strumenti da lui ideati nel suo laboratorio di Bovisio Masciago in via Stoppani, 9.
I suoi strumenti risultano straordinari per la particolare tecnica di verniciatura, ma soprattutto per la loro "voce".
Di grande aiuto gli è la figlia Elsa, diplomata al Conservatorio di Milano in viola e violino (ha partecipatop a vari concerti alla Scala di Milano e ad alcuni Festival di Sanremo), che "collauda" la sonorità degli strumenti.
Presenta le sue opere a numerosi e prestigiosi concorsi: un suo violoncello ottiene il primo premio con medaglia d'oro e 50 mila lire al Concorso Internazionale di Liuteria Contemporanea a Cremona nel 1949. E' premiato dalla Reale Accademica Filarmonica Romana al Concorso Nazionale di Liuteria nel 1925 e 1929.Per una sua viola è premiato alla Mostra Nazionale di Firenze nel 1951.
I riconoscimenti internazionali e nazionali piovono ormai copiosi per i suoi strumenti tanto da meritarsi la nomina e l'onorificenza a Cavaliere al Merito della Repubblica conferitagli dal Presidente della Repubblica Gronchi nel giugno 1957.
Affianca, all'attività di liutaio, quella di insegnante di disegno alla Scuola Arti e Mestieri di Bovisio Masciago diretta dallo scultore Alessandro Lafouret e dal professor Giovanni Francioli. In seguito ne assume la direzione fino al 1930.
I suoi strumenti musicali sono considerati opere di pregio e di eccelsa fattura tanto da meritarsi addirittura una voce nel "Dictionaire Universel des Luthiers" (Bruxelles 1951 – pag. 269).
Muore a Bovisio Masciago il 30 agosto 1957.
Il Comune di Bovisio Masciago nel 1998 dedica al grande liutaio una via.
A cura di Ildefonso Valota