"Ci siamo prontamente adoperati per consentire l’utilizzo della nuova scuola con senso di responsabilità, lo stiamo portando a termine nel migliore dei modi. In modo positivo, nell’interesse dell’intera collettività. Sebbene il ritardo rispetto ai tempi previsti per il completamente del complesso scolastico non sia imputabile all’amministrazione comunale, abbiamo preferito evitare di promuovere lunghe e onerose azioni legali, che avrebbero sicuramente determinato, come effetto immediato, la sospensione dei lavori e ulteriormente dilatato i tempi necessari per l’apertura. Così successivamente abbiamo agito per aprire al più presto gli spazi mancanti. Da parte mia un doveroso ringraziamento all’assessore Danilo Castellini e all’architetto Riccardo Padovani, dirigente del Settore Tecnico, che hanno svolto un lavoro importante per raggiungere tale obiettivo. Se abbiamo alcuni spazi già fruibili lo dobbiamo a loro”. Così il sindaco Giovanni Sartori commenta le vicende che riguardano il nuovo plesso scolastico di via Don Mariani, a un anno dall’insediamento degli alunni.
Entro la fine di Agosto abbiamo completato anche la fornitura degli arredi del secondo lotto (palestra e biblioteca e sala polivalente) non fatti consegnare, contestualmente a quelli delle aule e del refettorio, proprio per il mancato completamento dei lavori nei suddetti spazi
“A oggi mancano ancora alcune opere di finitura – spiega l’assessore Castellini -, dobbiamo chiudere i lavori a breve, sulla base di ciò che prevede la legge, dando un lasso di tempo per terminare le opere. Opere necessarie anche per la presentazione della Scia (segnalazione Certificata di Inizio Attività) antincendio dei Vigili del fuoco per l’edificio completo, compreso la palestra, la biblioteca e la sala polivalente”.
La maggior parte del ritardo rispetto alla tabella di marcia è imputabile esclusivamente all’impresa appaltatrice.
Un altro slittamento dei tempi è stato poi causato da ulteriori prescrizioni dei Vigili del fuoco, non richieste in fase di approvazione del progetto originario, che hanno rallentato sia i lavori sia l’iter autorizzativo.
“La scuola doveva essere un’opportunità per il territorio – conclude il sindaco – ma la sua realizzazione ha rappresentato un enorme problema. E’ diventata la quotidianità per i nostri tecnici, che non finirò mai di ringraziare ma che, allo stesso tempo, non abbiamo potuto impiegare a tempo pieno per dare risposte ad altre esigenze della collettività”.