Cos'è
L’interesse e l’amore per la poesia, in vernacolo e in lingua italiana, la portano a partecipare a diversi incontri radiofonici e a confrontarsi con altri poeti della Brianza. Nasce così la sua “strada” verso quella poesia dialettale, che racchiuse in sé la vera essenza delle più genuine tradizioni popolari e garanzia di conservazione delle nostre radici. In tutte le sue composizioni lascia parlare il cuore che le suggerisce emozioni, speranze, riflessioni e ricordi. In particolar modo le ricerche poetiche della Sangalli su Bovisio Masciago ci mostrano uno scenario di una realtà passata che ha saputo tratteggiare con affetto e sensibilità non comune. Come non ricordare la prima volta che si presentava davanti al pubblico locale nel novembre del 1977: la sua titubanza, ma anche la gioia immensa che provava nel proporre, nella chiesetta di San Martino, la sua poesia “El feston de san Martin” legata ai ricordi della sua giovinezza. Da allora ne ha fatta di strada. Per lei la poesia era tutto. Sfogliando il libro dei suoi ricordi che tramutava in rime poetiche, troviamo liriche intime e descrittive della storia di una vita. “La vegnarà a ciamamm …” Così Caterina Sangalli cita in una delle sue ultime poesie, il richiamo della morte. E adesso la poetessa dialettale, voce del nostro paese, ci ha lasciato. Era nata a Masciago Milanese il 13 aprile 1922 e deceduta a Bovisio Masciago il 6 aprile 2002. Era membro della sezione dialettale del Circolo Filologico milanese, dell’Accademia del dialetto milanese e del sodalizio del “Sciroeu di Poètta” di Milano, inserita fra i soci del Cenacolo dei Poeti ed Artisti di Monza e Brianza e tra quelli del Gruppo Letterario Acarya di Como. Aveva partecipato a concorsi nazionali di poesia in dialetto milanese, ottenendo vari riconoscimenti, tra i quali: l’Esagono – Renate Brianza: 3° premio 1985 – 2° premio 1986 – 1° premio 1987; la Maschera d’Oro – Milano: 2° premio 1985 – 2° premio con medaglia d’oro 1986 -2° premio 1987; Don Lisander – Lecco: 1° premio 1985; La Sgorbia Brianzola – Rogeno: 1° premio 1987. Nel 1987 presso il Comune di Bovisio Masciago, presenta il suo primo volume di poesie in dialetto milanese: “Cancell rusgen”. Ci sono in questo volume liriche intime e descrittive come Cancell rusgen, On sogn, Lusiroeul; quadretti come Temporal in su l’era, Vita in de l’ort e Miracol de la nev dove aleggia un che di magico sullo sfondo di una natura immersa nel sonno invernale; la famiglia, i figli, i ricordi d’infanzia come E gh’hoo on’ombria, La bambola Gisella; il lavoro dei campi e la dura fatica dell’uomo compaiono nei versi di El me’ zio Sandrin e Pee in cornis; un commosso ringraziamento alla Provvidenza con El balanzin. Scriveva il prof. Claudio Beretta nella presentazione di questo volume: “la lirica di Caterina Sangalli merita la nostra gratitudine per tanta umana e delicata sensibilità, dobbiamo esserle grati anche per il linguaggio e la spontaneità espressiva. Ogni emozione diventa, nella sua poesia, immagine e musica, in versi che fluiscono impeccabili e suadenti, anche nell’asprezza di certe situazioni”. Caterina Sangalli, per questa pubblicazione di “Cancell rusgen”, ha ricevuto dal nostro Comune il premio “Bovisietto d’Oro”. Ha tenuto per cinque anni corsi di poesia dialettale alla Università della Terza Età di Cesano Maderno. A cura di Ildefonso Valota