I residenti e i genitori temevano il peggio, ma si trattava di una donna in difficoltà. L’intervento della Polizia locale ha permesso di risolvere, o almeno avviare verso la giusta conclusione, il caso di una donna di 45 anni residente a Desio.
La sua presenza era stata segnalata da alcuni residenti e da alcuni genitori che accompagnano i figli alla scuola primaria Agnesi in via Don Mariani. Al comando era stato detto della presenza di una donna di mezza età, dall’aspetto un po’ trasandato. Si temeva che potesse essere una spacciatrice, una borseggiatrice o, comunque, una malintenzionata.
La Polizia locale ha così deciso di tenerla monitorata con uomini in borghese. Mai una volta nel corso di alcune giornate, tuttavia, hanno avuto l’impressione che potesse essere una delinquente. A quel punto hanno deciso di avvicinarla. Hanno così scoperto che era ufficialmente residente a Desio e che, a causa di una situazione familiare difficile, aveva deciso di vivere in auto spostandosi nella vicina Bovisio Masciago.
Mentre gli agenti stavano parlando con lei, è arrivato all’improvviso anche il suo fidanzato, residente a Bovisio Masciago. Lui cercava di aiutarla come poteva, con un po’ di cibo, ma non era in grado di ospitarla per il parere contrario dei suoi genitori. Anche la Caritas, sempre in grado di intercettare le situazioni di bisogno, ha cercato di fare il possibile per aiutarla.
Gli agenti hanno fatto una relazione ai Servizi sociali di Desio (dove lei a tutti gli effetti è residente) e a quelli di Bovisio Masciago per un intervento coordinato. La buona notizia è che da qualche giorno la donna ha trovato anche un posto di lavoro e la sua vicenda si sta dunque avviando verso una felice conclusione.
“Abbiamo atteso qualche giorno a dare la notizia – afferma il sindaco Giovanni Sartori -, ovvero la partenza della donna, per tutelarla ed evitare che potesse essere in qualche modo additata e giudicata da chi non conosce la sua situazione. Gli agenti intervenuti l’hanno descritta come una persona molto a modo e collaborativa. Spero che possa sistemarsi presto e condurre una vita felice. Un grazie a tutti coloro che hanno segnalato la sua presenza: un accertamento è sempre doveroso, non solo per contrastare i malintenzionati, ma anche per individuare persone in stato di necessità che, magari per vergogna, non si rivolgono agli uffici comunali per chiedere aiuto”.